Bonus Casa 2026: Guida Definitiva a Detrazioni, Novità e Scadenze
18/12/2025
Scopri tutti i bonus casa confermati, le novità 2026 e le scadenze da segnare: una guida chiara e pratica per risparmiare sui lavori di ristrutturazione e arredamento.
- Tabella di sintesi: Quali Bonus Edilizi restano nel 2026?
- Bonus Ristrutturazione 2026: si torna al 36% o resta il 50%?
- Ecobonus 2026 e Direttiva Case Green: priorità all'efficienza
- Addio al Bonus Barriere 75%: come gestire i lavori nel 2026
- Ecobonus e Case Green: le agevolazioni per l'efficienza energetica
- Bonus Mobili 2026: confermato o cancellato?
- FAQ - Risposte ai dubbi sul bonus casa nel 2026
Tabella di sintesi: Quali Bonus Edilizi restano nel 2026?
Dal 1° gennaio 2026 lo scenario dei bonus per la casa cambia in modo significativo rispetto al 2025, con la riconferma di alcune attesissime agevolazioni, ma anche l’uscita di scena di altre misure, che saluteremo il 31 dicembre 2025.
Per orientarsi rapidamente tra le nuove scadenze, ecco una tabella riepilogativa aggiornata con tutte le principali informazioni per i bonus edilizi nel 2026, indicate nella bozza dell'art 9 del DLL di Bilancio 2026, che verrà votata in Senato il prossimo 23 dicembre. (Fonte: Bonus casa 2026: proroga delle aliquote attuali).
| Bonus | Aliquota 2026 | Scadenza prevista | Note operative |
| Bonus Ristrutturazione | 50% abitazione principale / 36% altre abitazioni e immobili non residenziali | 31/12/2026 | Come nel 2025, detrazione IRPEF ripartita equamente in 10 anni su un tetto massimo di spesa di 96.000 € |
| Ecobonus | 50% – 36% | 31/12/2026 | Promuove l’efficientamento energetico, coerentemente con la Direttiva UE Case Green |
| Sismabonus | 50% – 36% | 31/12/2026 | Stesse aliquote e modalità di Bonus Ristrutturazione ed Ecobonus; detrazione IRPEF senza cessione del credito |
| Bonus Mobili | 50% | 31/12/2026 | Riconfermato con massima spesa agevolabile di 5.000 € per unità immobiliare, da ripartire in 10 anni. Valido per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici |
| Superbonus 110% | Non prorogato | 31/12/2025 | Confermata la spettanza dell’aliquota piena anche per il 2026 solo per immobili danneggiati dagli eventi sismici che hanno colpito Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo il 24 agosto 2016, il 26 e 30 ottobre 2016 e il 18 gennaio 2017 (ove dichiarato lo stato di emergenza), con le relative istanze presentate prima del 30 marzo 2024 |
| Bonus Barriere Architettoniche 75% | Non prorogato | 31/12/2025 | Dal 2026 gli interventi (ascensori, rampe, bagni accessibili) rientreranno nel Bonus Ristrutturazione |
Bonus Ristrutturazione 2026: si torna al 36% o resta il 50%?
La Legge di Bilancio 2026 intende confermare quanto già in vigore fino al 31 dicembre 2025, rinviando di (almeno) un anno il decalage generalizzato al 36%.
Per gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, quindi, potremo vedere le seguenti condizioni ancora per tutto il 2026:
Interventi sull’abitazione principale: detrazione al 50% su una spesa massima di 96.000 euro, ripartita in dieci rate annuali di uguale importo;
Per lavori su abitazioni diverse dalla principale e immobili non residenziali: detrazione al 36%.
Il principio di fiscalità è quello della competenza di cassa: contano le spese effettivamente sostenute nell’anno di riferimento. Questo significa che gli importi pagati tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2026 rientreranno nelle regole confermate per il 2026.
Se stai pianificando i prossimi interventi da realizzare o devi definire la loro sostenibilità economica, puoi approfondire come finanziare i lavori nel 2026 attraverso la nostra guida dedicata.
Ecobonus 2026 e Direttiva Case Green: priorità all'efficienza
Come abbiamo visto, nel 2026 l’Ecobonus verrà riconfermato con le stesse modalità del 2025: detrazione fiscale al 50% per gli interventi realizzati sull’abitazione principale e al 36% per le abitazioni diverse dalla principale e gli immobili non residenziali, con spese massime detraibili diverse per tipologia di intervento.
La detrazione è ripartita in dieci quote annuali e può essere richiesta da proprietari, usufruttuari, locatari e comodatari, a condizione che l’immobile sia esistente e dotato di impianto di riscaldamento funzionante.
Rimangono incentivabili gli interventi di efficientamento energetico, tra cui:
Isolamento dell’involucro e coibentazione del tetto,
Sostituzione di infissi obsoleti con nuovi modelli ad alta efficienza, schermature solari (escluse esposizioni a nord),
Pannelli solari termici,
Sostituzione degli impianti, dispositivi di domotica e opere professionali correlate.
Come già avvenuto nel 2025, non risultano più agevolabili le caldaie autonome alimentate da combustibili fossili, mentre restano ammissibili sistemi ibridi con pompa di calore e caldaia a condensazione gestite da centralina unica.
Nel mercato immobiliare del 2026, le priorità degli acquirenti si stanno spostando verso immobili più efficienti e conformi alle Direttive Green dell’UE: l’efficienza energetica diventa una leva competitiva e incide sulla rivendibilità, rendendo sempre maggiore l’impatto della classe energetica sul valore della casa.
Addio al Bonus Barriere 75%: come gestire i lavori nel 2026
Dal 1° gennaio 2026 il Bonus Barriere Architettoniche 75% scompare: nel disegno di Legge di Bilancio non sono previste proroghe e, quindi, la detrazione specifica per ascensori, rampe e bagni per disabili non sarà più disponibile.
Chi intende usufruire dell’aliquota maggiorata deve necessariamente chiudere pratiche e pagamenti entro il 31 dicembre 2025: oltre quella data, non saranno più utilizzabili né lo sconto in fattura né la cessione del credito.
Dal 2026 i lavori rientreranno nella manutenzione straordinaria, consentendo l’accesso al più ampio Bonus Ristrutturazione, nella modalità già vista:
Detrazione al 50% sull’abitazione principale,
Detrazione al 36% sugli altri immobili,
Spesa massima agevolabile di 96.000 euro, con ripartizione in dieci anni.
Resta applicabile l’IVA agevolata al 4% per montascale, servoscala, miniascensori e piattaforme elevatrici, purché conformi ai requisiti del DM 236/1989 e correttamente documentati.
Ecobonus e Case Green: le agevolazioni per l'efficienza energetica
L’Ecobonus 2026 si colloca in un contesto normativo europeo in rapida evoluzione. La Direttiva Case Green (UE 2024/1275) fissa obiettivi di miglioramento progressivo delle prestazioni energetiche del patrimonio immobiliare, con un focus sugli edifici meno efficienti – in particolare quelli in classe F e G.
La direttiva non introduce obblighi immediati di ristrutturazione, ma vincola gli Stati membri a definire piani nazionali per raggiungere tre milestone:
Classe energetica E entro il 2030,
Classe D entro il 2033,
Neutralità climatica entro il 2050.
L’Italia dovrà recepire la direttiva entro maggio 2026, definendo tempi e modalità di attuazione.
Il nuovo Attestato di Prestazione Energetica
Entro questa scadenza sarà introdotto anche un nuovo APE (Attestato di Prestazione Energetica), più dettagliato, che includerà classe energetica aggiornata, consumi annui, percentuali di energia rinnovabile, emissioni di CO₂, Global Warming Potential e raccomandazioni tecniche più articolate.
L’attestato, infine, acquisirà validità quinquennale (estendibile a dieci anni per gli immobili più efficienti) e resterà obbligatorio per la vendita e la locazione. Per prepararti correttamente alla firma di un contratto di compravendita o locazione, puoi consultare la nostra guida ai documenti da verificare per essere certo di rispettare tutte le normative.
Non sono ancora state definite eventuali sanzioni, ma l’intento è chiaramente quello di disincentivare la circolazione degli immobili con prestazioni energetiche insufficienti.
Per chi sta pianificando lavori di riqualificazione energetica, sono disponibili diversi strumenti finanziari per l’efficientamento utili a programmare interventi coerenti con gli obiettivi comunitari.
Bonus Mobili 2026: confermato o cancellato?
La bozza del DDL di Bilancio giunta in Senato, e in attesa di votazione, proroga per tutto il 2026 anche il Bonus Mobili, nelle stesse modalità del 2025.
Si tratta di una detrazione IRPEF del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare immobili oggetto di ristrutturazione, con un tetto di spesa di 5.000 euro per unità immobiliare, da recuperare in dieci anni.
Possono usufruirne i contribuenti che hanno realizzato interventi di ristrutturazione a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente all’acquisto dei beni. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico parlante o con altri metodi in forma digitale, mentre non sono ammessi contanti o assegni.
Come sempre, sarà essenziale conservare tutte le fatture: anche nel 2026 saranno obbligatorie per ottenere correttamente la detrazione.
FAQ - Risposte ai dubbi sul bonus casa nel 2026
Se inizio i lavori nel 2025 e finisco nel 2026, quale bonus prendo?
Vale il principio di cassa: si detrae in base all’anno in cui le spese sono effettivamente sostenute. Quindi, i pagamenti effettuati nel 2025 seguono le regole del 2025, quelli del 2026 quelle del nuovo anno.
Il Superbonus esiste ancora nel 2026?
No, il Superbonus 110% non verrà prorogato. Spetterà solo per gli interventi su immobili danneggiati dai terremoti del 2016 e 2017 nelle regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, con istanze presentate entro il 30 marzo 2024.
Quali documenti servono per il bonus ristrutturazione 2026?
Per usufruire correttamente della detrazione, è necessario conservare e presentare:
Titolo abilitativo o comunicazione dei lavori: SCIA, CILA o dichiarazione di edilizia libera, a seconda della tipologia di intervento;
Fatture e ricevute fiscali relative a lavori e materiali;
Pagamenti tracciabili (bonifico parlante o carta) con causale dettagliata;
Documentazione tecnica dei lavori, se richiesta (progetti, relazioni tecniche, APE per interventi energetici);
Eventuali atti di cessione se l’immobile è venduto durante il periodo di detrazione.
Posso detrarre i lavori sulla casa vacanze?
Sì, ma con aliquota ridotta: il bonus sarà al 36% per gli interventi sulle abitazioni diverse dalla principale o su immobili non residenziali.
Ristrutturo una casa di mia proprietà ma data in affitto: ho diritto al 50% o al 36%?
Se l’immobile non è l’abitazione principale del contribuente, la detrazione sarà al 36%.
Devo rifare il bagno per disabili o anziani: quanto recupero senza il Bonus 75%?
Dal 2026 rientra nel Bonus Ristrutturazioni: 50% se sull’abitazione principale, 36% sugli altri immobili, entro il massimale di 96.000€ per unità immobiliare.
Posso ancora detrarre la sostituzione della caldaia a gas nel 2026?
Non sono più incentivabili le caldaie autonome a combustibili fossili. Restano agevolabili sistemi ibridi con pompa di calore e caldaia a condensazione controllata da centralina unica.
Se vendo la casa nel 2026, le quote residue del bonus ristrutturazione si trasferiscono all'acquirente?
Sì, le rate residue possono essere trasferite al nuovo proprietario, a patto che l’immobile cambi intestatario e si comunichi correttamente all’Agenzia delle Entrate.
Il bonus ristrutturazione vale anche per il box auto? Il tetto di spesa è separato?
Sì, il bonus si applica anche al box auto. La spesa massima di 96.000€ è riferita all’intera unità immobiliare, quindi comprende abitazione e pertinenze.