Direttiva Case Green: che cosa cambia? Quali sono le tempistiche da rispettare?

22/09/2023
Direttiva Case Green: che cosa cambia? Quali sono le tempistiche da rispettare?

Il futuro dell’immobiliare è green. Tutti i dettagli della nuova misura UE per edifici più sostenibili e rispettosi dell’ambiente.

Nel corso degli ultimi mesi avrai sicuramente sentito parlare di Direttiva Case Green: ma che cos’è nella pratica? E che cosa comporta?

La Nuova Direttiva Case Green (conosciuta anche come EPBD), approvata lo scorso 14 Marzo 2023 dal Parlamento Europeo, è una misura che ha come obiettivo principale quello di rendere più sostenibili gli edifici, già costruiti e da costruire, presenti all’interno dell’Unione Europea. 

Una misura necessaria e da mettere in atto quanto prima, soprattutto considerando gli ultimi dati raccolti dalla Commissione Europea: le indagini hanno infatti rivelato che gli edifici sono responsabili del 40% del consumo totale di energia nell'UE e del 36% delle emissioni di CO2, delle percentuali impressionanti che fanno comprendere a pieno l'urgenza di intervenire su larga scala.

Inoltre, attualmente in Italia il 74% delle case rientra nelle classi energetiche E, F o G e soltanto il restante 26% ha un’alta efficienza energetica. 

Il Pianeta chiede quindi a gran voce un cambio di rotta immediato e una conversione all'efficienza in tutti gli ambiti, anche (e soprattutto) quando si parla di case. 

Vediamo insieme tutti i dettagli della direttiva e quali sono le date da tenere bene a mente. 

Che significa la sigla NZEB?

Innanzitutto, prima ancora di analizzare in che cosa consiste questa nuova direttiva, è fondamentale comprendere che cosa sono gli edifici NZEB, al centro di questa rivoluzione green. 

NZEB è l'acronimo di Nearly Zero Energy Building, in italiano “edificio a energia quasi zero”, ovvero edifici ad altissima prestazione energetica che richiedono pochissimi consumi grazie ad un isolamento termico ed acustico, ma anche grazie ad impianti super efficienti e ad un massiccio utilizzo di fonti rinnovabili. 

In pratica, un edificio NZEB produce la gran parte dell'energia di cui ha bisogno, riducendo così al minimo i prelievi dalla rete pubblica.

I dettagli della Direttiva

Una volta definito che cos’è un edificio NZEB, passiamo ad analizzare in che cosa consiste la Direttiva, suddividendo le varie misure e le tempistiche da rispettare in base alla tipologia di edificio:

  1. Per gli edifici di nuova costruzione la data di scadenza è fissata al 2028, anno entro il quale tutti dovranno essere ad emissione zero ed essere dotati di tecnologie solari. 

  2. Per gli edifici residenziali, invece, questi devono essere ristrutturati per rientrare obbligatoriamente in classe energetica E entro il 2030, e in classe energetica D entro il 2033. Per questi edifici è prevista poi un’ulteriore scadenza ovvero il 2031, anno entro il quale gli edifici residenziali dovranno dotarsi di tecnologie solari. 

  3. Infine, gli edifici pubblici non residenziali dovranno raggiungere almeno la classe E entro il 2027, e la classe D entro il 2030. 

Gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche dovranno quindi essere eseguiti su tutti gli edifici, compresi quelli in affitto e in vendita, escludendo chiese, luoghi di culto e edifici tutelati perché di valore architettonico o storico.

In Italia la Direttiva Case Green diventerà operativa a partire dal 2025 perciò è essenziale partire per tempo, ristrutturando la propria casa attuale, oppure optando per l’acquisto di un immobile ad alta classe energetica. 

In attesa di sapere come si muoverà l’Italia per rendere il più possibile agevole questa operazione di transizione, dai un’occhiata agli immobili su Casain24ore e trova la casa giusta per te!

Al prossimo articolo!